Il 6 gennaio è la Festa della Befana o Epifania. Quanto conosciamo di questa ricorrenza? Scopriamone di più.
Non so voi, ma io l’ho sempre festeggiata, fin da bambina, anche se una volta era stata abolita, ma si tratta di una tradizione, quindi perché privarcene?
Storia della festa della Befana
La tradizione di una vecchia signora che porta doni ai bambini è radicata praticamente in quasi tutti i popoli e le culture e la Befana, per come la conosciamo adesso, è un’accozzaglia di usanze, tradizioni e consuetudini, oltre che di riti e cerimonie.
La Befana pare abbia connotazioni simboli molto lontane legate alla famiglia e alla casa. All’inizio la Befana era una sorta di “mediatrice” tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Ricordate che, secondo leggende e tradizioni, durante la notte di Halloween (per noi italiani il giorno dei Morti e di OgnisSanti) gli antenati tornavano nel mondo dei vivi? Secondo quanto viene riportato gli antenati, arrivati il 2 novembre si sarebbero intrattenuti con i vivi loro parenti fino al giorno dell’Epifania, per tener lontani gli influssi malefici.
La scopa serviva per l’immaginario collettivo, come oggetto per ripulire e riordinare la casa liberandola al contempo di tutto ciò che non serviva più dell’anno appena concluso. inoltre, la scopa, fatta con i rami degli alberi, custodi delle anime, serviva anche per traghettarle dal mondo dell’aldilà a quello di qua, cioè quello dei vivi.
Inizialmente il carbone non era qualcosa di negativo, bensì un segno tangibile della benevolenza degli antenati (a quei tempi veniva utilizzato per riscaldare le case e cucinare) e nelle calze si trovavano noci e altro genere di frutta secca che, per famiglie come quella di mia nonna, nata all’inizio del Novecento, erano leccornie che raramente erano in grado di acquistare.
La festa della Befana, inoltre, coincideva con un altro evento importante e denso di magia: la giornata concludeva il “ciclo dei dodici giorni successivi al Natale” legato alla Cabala. Insomma, la Befana non è soltanto una festa commerciale ripescata per fare shopping, ma ha in se un profondo valore, soprattutto spirituale.
Perché si festeggia il 6 gennaio
Per la religione cristiana l’Epifania coincideva con l’arrivo dei Re Magi che rappresentava l’enunciazione al mondo dell’arrivo di Gesù.
La festa della Befana
È prima di tutto amata dai bambini, che vedono nella cara vecchina, un’occasione per ricevere dolciumi e altri regali. Difatti oggi nella calza non si trovano più soltanto dolci e caramelle, ma anche dagli dagli adulti, soprattutto le donne per cui rappresenta l’occasione di scherzare, di inviare auguri alle amiche, video divertenti e bigliettini scherzosi. Diciamo che, tra tutte le difficoltà che ci troviamo ad affrontare nella vita, una ricorrenza come la Befana, che invoglia a prendersi un po’ meno sul serio, non è proprio un male.
Auguri per la festa della Befana
La tradizione di scambiarsi auguri tramite messaggini divertenti avviene soprattutto tramite sms e ultimamente con Whatsapp, grazie al quale, oltre ai messaggi di testo vengono inviate fotografie o immagini. Si passa dalle vecchie e brutte befane mal vestite dal naso adunco, a quelle mezze svestite e sexy, indirizzate soprattutto a uomini.
I messaggi spaziano, ma sono sempre divertenti e simpatici, oltre modo scherzosi, come ad esempio le istruzioni di volo inviate alle amiche.
Cosa si augura alla Befana
Messaggi divertenti a parte, si augura che l’anno nuovo porti solo cose belle, un po’ come si fa al primo dell’anno anche se in forma e veste un po’ differente.
Tradizioni della Befana
La Befana, o Epifania non si festeggia soltanto in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Germania, Russia, Ungheria, Romania e Islanda. In alcun aree del nord Italia, soprattutto nel Nord-Est (Veneto) c’è l’usanza di bruciare la Befana.
Perché si brucia la befana? L’usanza di bruciare una befana è legata al finire dell’anno. Dalle ceneri della Befana, quindi dell’anno passato che lei simboleggia, nascerà l’anno nuovo.
Cosa fare il giorno della Befana
Dipende da dove abiti e quanta strada vuoi fare. Questo perché in giro per lo scarpone (ovvero l’Italia) vengono organizzate manifestazioni, fiere e tanto altro. Un esempio ne è la festa organizzata ad Urbania (apre il 4 e prosegue fino al 6 gennaio) con il record della calza più lunga, ben cinquanta metri e la “Casa della Befana” dove i bambini potranno inviare le letterine.
E a proposito di lettera alla Befana, chiunque può farlo inviandola all’indirizzo “La Befana – Casella postale aperta – 61049 URBANIA (Pu)” o attraverso il sito internet www.festadellabefana.com. Sarà la stessa Befana a rispondere ad ognuno singolarmente.
Libri e film sulla Befana
Se parliamo di film non posso non consigliarti La befana vien di notte, con Paola Cortellesi, girato in Italia. C’è anche il seguito, che in realtà sarebbe il prequel, cioè La befana vien di notte II, le origini. Puoi vederli su Amazon Prime.
Se non ce l’hai puoi avere un mese gratis a questo link, e disdici quando vuoi. Per un intero mese puoi godere di tutti i film e sono davvero tantissimi. Ci sono anche molte serie tv.
Su Rayplay puoi guardare gratis il film SOSBefana, lo trovi a questo link. Non sono gli unici.
Se hai voglia di leggere un romanzo fantasy impregnato d’amore e di magia, ti consiglio, La figlia di Santa, la protagonista è legata alla leggenda della Befana. Se hai Kindle Unlimited puoi leggerlo gratuitamente. Non ce l’hai? Segui questo link e ottieni un mese di abbonamento gratuito, poi puoi disdire quando vuoi.
Calza della Befana per bambini
Le puoi trovare sia già piene di leccornie che da riempire, dipende da cosa vuoi fare a a chi la devi regalare. Ne torvi moltissime, anche a tema di supereroi o cartoni animati e puoi orientarti seguendo le preferenze dei bambini (Kinder, Marvel, Barbie, eccetera).
Se hai manualità la puoi realizzare da sola, oppure utilizzare una vera calza, tanto è ciò che contiene l’importante. Ai bambini piace molto anche disegnarle e colorarle. Ecco il cartamodello.