Cosa fare con la merce invenduta del negozio a fine stagione o se hai chiuso l’attività? Tutte le info utili nel post.
Purtroppo sono molti i negozi e le attività che, a causa di un insieme di circostanze, si vedono costretti a chiudere. Quindi, Cosa fare con la merce invenduta del negozio?
Forse una volta avere un’attività in proprio o un negozio era redditizio, adesso lo è un po’ meno e i negozianti si ritrovano a dover fare i conti con tutte le spese di gestione. Che non sono poche, oltre alle altre tassazioni.
La crisi si è riversata a cascata su tutti quanti e solo in parte è colpa della pandemia.
Quando un cliente entra in un negozio ha solo la percezione del prezzo (troppo alto, troppo basso). Non conoscendo l’economia che sta dietro ad un’attività commerciale non è in grado di stabilire parametri certi e spesso pensa che in negozianti abbia prezzi esorbitanti.
In realtà il commerciante acquista un capo, poi ci aggiunge l’IVA e deve tener conto delle spese che deve affrontare:
- affitto,
- bollette (adesso con i rincari è ancora peggio di prima)
- stipendi alle commesse
- costi delle insegne pubblicitarie
- spazzatura, smaltimento rifiuti
- tasse comunali,
- costi pubblicitari per farsi conscere,
- assicurazioni (soprattutto quelle relative ai lavoratori e allo stabile: furto, incendio, danni propri e a terzi, eccetera)
- e molto altro.
Tanti negozi, sommersi dalle spese, finisco per andare in perdita, soprattutto se acquistano troppo e vendono poco.
Cercano di rifarsi con i saldi, ma spesso questi non sono sufficienti. In alcuni casi, stagione dopo stagione, ingrossano un magazzino di capi e merce che non potrà più essere venduta (perché di stagioni passate e non può essere riproposta).
Cosa fare della merce invenduta del negozio
Che tu stia chiudendo definitivamente l’attività (e ci dispiace molto perché non è mai bello vedere qualcuno che purtroppo deve rinunciare a qualcosa a cui teneva) oppure che tu voglia sbarazzarti dell’invenduto delle passate stagioni, puoi rivolgerti a quelle aziende che ritirano merce a stock.
Vengono chiamati stockisti. Purtroppo, vengono visti un po’ come fumo negli occhi perché pagano solo una percentuale del valore (cioè della fattura di acquisto).
Questo perché comprano in blocco, senza scegliere, e poi rivendono accollandosi il rischio di dover rivendere tutto.
Il vero stockista:
- non seleziona solo alcuni capi, ovvero i migliori, lasciandoti quelli che hanno meno valore, ma acquista tutto in blocco.
- paga al ritiro (non fidarti di quelli che ti fanno un assegno, magari un post-datato, che è pure illegale). Fatti pagare in contanti (rispettando i limiti di legge), con un bonifico istantaneo, o assegno circolare che puoi incassare subito.
- non denigra la merce solamente per pagarla di meno, ma ti offre una valutazione di mercato (% sul valore della merce in base alla fattura di acquisto).
Ai giorni nostri c’è tantissima merce in giro e anche loro sono diventati più selettivi.
La merce con il valore di ritiro più alta è senz’altro quella di brand famosi, poi quella di piccoli marchi conosciuti.
A seguire il pronto moda e per ultimo cioè che viene chiamato “cineseria” ovvero quei capi o altro prodotti in Cina e importati che vengono acquistati a prezzi contenuti e venduti a poco perché di grande produzione e basso valore.
Come presentare la merce a uno stockista o azienda che ritira merce a stock
Prima di tutto procurati la fattura di acquisto. Conteggia i capi rimasti e fai una specie di packing list.
NON e lo riscrivo NON metterla in scatoloni chiusi. E nemmeno aperti a dire il vero. Perché no? Perde di valore. Se l’acquirente non può guardarla te la pagherà ancora meno. Non vederla per lui è un rischio.
Contatta lo stockista telefonicamente o via whatsapp fornendo alcuni dati sommari, prima di tutto informali sull’ubicazione del negozio (a volte il viaggio per venire a ritirare è lungo e costoso e non vale la pena se la merce è poca o di poco valore né per loro, né per te. Ti farebbero un’offerta più bassa per coprire le spese).
Se sei lontana invia perlomeno qualche fotografia in modo che possano farsi un’idea e darti un’idea.
Per concludere
Qualche consiglio per non avere un magazzino che aumenta ogni anno e che, ogni anno perde valore.
Più la merce diventa vecchia e meno vale. La moda cambia, così magari un paio di pantaloni che andavano alla grande l’anno prima, quello successivo non li vuole nessuno.
Evita di tenere roba a magazzino (proprio come si dovrebbe fare a casa) perché “potrebbero tornar buone”. Non accade mai.
Per evitare che la merce si deprezzi troppo vendila alla fine della stagione. Recupererai un po’ di denaro da re-investire e avrai perdite inferiori.
Gli stock di merce vecchia sono sempre i meno pagati.
In alternativa potresti fare una svendita, ma ci sono pro e contro. I tuoi clienti potrebbero acquistare i capi in svendita e poi non essere più interessati alla merce della nuova stagione.
Questo risulterebbe in una perdita maggiore e un mancato guadagno. Le svendite non dovrebbero mai essere fatte ai propri clienti.
Indirizzi utili
Hai uno stock di merce da vendere?
Puoi contattare la Ritiro Stock attiva in Nord e Centro Italia. Situata in provincia di Milano non ritira al Sud e nelle isole.
Il loro sito internet ritirostockdanegozio dove trovi anche un contatto telefonico (puoi chiamare oppure scrivere su whatsapp. Se vuoi abbreviare i tempi di attesa e avere una risposta più veloce, nel messaggio whataspp indica: 1 – località da cui li contatti, 2 – tipo di merce che proponi, 3 – quantitativo indicativo, 4 – qualche fotografia esplicativa.)
Nei prossimi articoli ti spiegheremo come fare una svendita in negozio (diversa dai saldi), nel caso tu volessi provare questa alternativa.
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