Black Adam, recensione no spoiler

Black Adam, recensione no spoiler

Ho visto Black Adam. Recensione no spoiler sul film. Protagonisti, storia, vibes e tanto altro per la pellicola del 2022 con Dwayne Johnson.

Tra i produttori del film c’è anche il protagonista, ovvero Dwayne Johnson, affiancato da Dany e Hiram Garcia e Beau Flynn. Le case di produzione coinvolte sono invece: la DC Studios, la New Line Cinema, la Seven Bucks Productions e Flynn Picture Company.

La pellicola, distribuita dalla Warner Bros e dalla Pictures, è uscita a ottobre in Canada per poi fare il giro del mondo prima nei cinema poi sulle piattaforme di streaming. Io l’ho visto grazie a Prime Video (postilla: se vuoi vederlo anche tu qui c’è link a Prime Video, puoi registrarti e ottenere un mese di abbonamento gratuito. Per guardare Black Adam però devi affittarlo al costo di 3,99 euro).

Il cast

Dwayne Johnson, che conosciamo anche come “The Rock”, e che interpreta Teth Adam, poi cambiato in Black Adam, è affiancato da un grande del cinema (e che a me piace tantissimo) Pierce Brosnan. In più ci sono Noah Centineo nei panni di Atom Smasher, Aldis Hodge (Hawkman) e Quintessa Swindell (Cyclone).

La storia

Ancor prima che sulla terra ci fossero gli egiziani e Babilonia, è esistita Kahndaq. Parliamo del 2600 A.C quindi, a conti fatti di circa 5000 anni fa e proprio a quei tempi la città aveva il suo campione, Teth Adam, disposto a lottare per il bene comune, per la sua terra e per il suo popolo, schiavo di un re cattivo, slito al potere con la forza.

Il tirannico sovrano, Ahk-Ton, non solo teneva il popolo schiavo e sottomesso, ma lo costringeva a lavorare duramente per cercare un minerale molto raro, chiamato Eternium, dalle incredibili proprietà, con il quale avrebbe costruito una corona per imbrigliare la forza dei demoni e avere finalmente il potere di conquistare l’intero globo.

Una volta forgita la corona, e ottenuto il potere, il re Ahk-Ton fu sfidato e battuto dal campione Teth Adam che liberò il popolo dall’oppressione.

L’eroe. Il campione.

Ai giorni nostri Kahndaq è ancora oppressa e il popolo si arrangia come può. Prima tra tutte, a cercare di mettere un freno alle manie di conquista di una forza terroristica paramilitare chiamata Intergang c’è archeologa Adrianna Tomaz. La donna crede di aver individuato il luogo dove la corona è nascosta e vuole prelevarla per nasconderla meglio, evitando così che casa nelle mani sbagliate dei terroristi.

Arrivata però nella montagna, e trovata effettivamente la corona, Arianna viene tradita, non vi dico da chi per non spoilerare. per salvarsi la vita risveglia Teth Adam, che non solo la salva, ma uccide tutti i suoi nemici.

Ed è qui che ha inizio la storia con battaglie all’ultimo fulmine, forze del apocalittiche scagliate contro chi sta cercando di trafugare la corona.

Il risveglio di Teth Adam però fa accorrere anche un’altra squadra, un manipolo di uomini, o forse sarebbe meglio dire di metaumani (umani con dei poteri speciali) che vuole proteggere la città non tanto dai terrorsti, quanto da Teth Adam. mentre il suo popolo lo ritiene un campione da adorare, i componenti della Justice Society, di cui fa parte anche il dottore Fate (Pierce Brosnan).

la Justice Society e Teth Adam sono agli antipoti, non solo per il modo in cui vedono le cose, ma anche per come affrontano i problemi. La squadra cerca di salvare persone, cattivi compresi, mentre Teth Adam non si trattiene certo dall’ammazzare qualcuno, dal lanciarlo nel vuoto.

Alla fine però, dovranno unire le forze per sbarazzarsi del cattivo di turno, anche qui non vi rivelo il nome per non rovinarvi la sorpresa, che intende utilizzare la corona di Sabbac per rievocare i demoni e farsi incoronare campione del male. E ovviamente re.

Black Adam, recensione no spoiler

Costi e incassi, gradimento del pubblico

Il film è stato oltre 200 milioni di dollari e, a livello globale pare ne abbia incassati poc meno di 400 milioni chiudendo con un bilancio positivo di circa 70 milioni di dollari (fonte deadline). Qualcuno l’ha considerato un flop sostenendo che i risultati scarsi al botteghino, avrebbero bloccato la produzione del sequel.

In realtà i produttori pare siano gi al lavoro per la realizzazione di Black Adam 2, che arriverà nelle sale molto presto.

Iil pubblico ha apprezzato questa pellicola. Come ti dicevo l’ho guardato su Prime Video e l’80% ha dichiarato che gli è piaciuto.

Black Adam, recensione no spoiler

Black Adam, recensione no spoiler

Lo spoiler, per chi desiderasse avere qualche informazioni in più sul film e leggere qualche curiosità è alla fine, per cui, per ora… niente paura!

Iniziamo dagli effetti speciali, classici da film DC Comic. Le immagini iniziali vedono un Teth Adam, appena risvegliatosi dpo cinquemila anni di sonno, messo a dormire perché, pare, la città non avesse più bisogno di lui, impegnato a sconfiggere i nemici dell’archeologa Adrianna, che arrivando nella sua tomba lo ha risvegliato con una parola.

La stessa parola che i maghi hanno utilizzato per conferirgli tutti i poteri. E solo pronunciando quella medesima parola Adam perderebbe i suoi poteri. Sappiamo che Adrianna è una ribelle che cerca di salvaguardare il suo popolo, che cerca la corona del potere per nasconderla ai terroristi, che suo marito è stato ucciso proprio da loro.

La donna risveglia Teth Adam perché sa che è stato l’eroe, il campione di Kahndaq che ha ricevuto i suoi poteri dai maghi per il bene della società.

Ciò che capiamo subito, grazie alle immagini, è la natura violenta di Adam, che non è il classico eroe dall’animo buono, intenzionato a salvare tutti e adare una seconda possibilità ai delinquenti.

Assolutamente no. Lui uccide chi trova sul suo cammino. Quindi è in netto contrasto con il classico super eroe che conosciamo. Diciamo che potrebbe persino essere definito un antieore, tanto che la Justice Society lo ritiene un criminale. Ed è per questo che è arrivata a Kahndaq, non per aiutare il popolo a liberarsi dell’oppressione, ma per imprigionare il campione.

Cosa mi è piaciuto

Come sono stati tratteggiati i caratteri dei personaggi, soprattutto Teth Adam, che poi cambierà nome in favore di un più moderno Black Adam (per il colore della pelle, o la nerezza dell’anima?).

Non amo gli eroi che piangono, che scivolano nell’autocommiserazione e sembrano deboli, non tanto fisicamente, quanto caratterialmente.

Non amo nemmeno quegli eroi perfetti che non hanno mai fatton un errore, non hanno un dubbio, una perplessità, o non sono mai stati segnati da un dolore.

Ecco. Questo si può dire di Adam: il suo essere come è ha un’origine e viene spiegata un po’ per volta mentre la storia procede. Mi piace anche che siano ad essere in contrapposizione Kent Nelson (dottor Fate) e Balck Adam.

Mentre il primo, grazie ad un elmo magico, riesce a veder eil futuro, il secondo ci propone scene del suo passato dalle quali possiamo conoscere la vera storia di questo anti eroe ritenuto tale solamente dai membri della Justice Society e dal cattivo che pare conosca la verità.

E mi fermo qui per non spoilerare.

Comunque a me il film è piaciuto molto, soprattutto per la caratterizzazione die personaggi e il modo in cui è stata trattata la verità. Ho apprezzato come la scoperta di cosa sia realmente accaduto venga fatta un po’ alla volta, in modo del tutto naturale e che porti ad una consapevolezza da parte di tutti.

Come dice Adrianna nel film, a decidere chi è buono o cattivo è sempre qualcuno che la guarda da un punto di vista. Se cambi quel punto di vista, o se la scena viene guardata da qualcun altro, a percezione di buono ocattivo può cambiare totalmente, addirittura ribaltarsi.

A tenere in bilico la natura di Teth Adam fino quasi alla fine è l’equilibrio che si crea con due forze contrapposte. Difatti da un lato abbiamo la Justice Society arrivata per catturare Adam e dall’altra il popolo per il quale lui è l’eroe, il campione imbattuto che li ha salvati dall’oppressione, tornato per farlo di nuovo.

Noi spettatori rimaniamo incollati allo schermo per capire, e scoprire, quale sia la realtà. Che la Justice Society si sbagli? È ciò ci auguriamo perché ovviamente parteggiamo per teth Adam, anche se non sappiamo bene cosa sia accaduto.

Spoiler

Se non vuoi saperne di più smetti di leggere perché se continui ci sarà lo SPOILER.

Non ti rivelerò proprio tutto, ma che Teth Adam non è il campione sì. Ebbene non era lui l’eroe. Si è solo trovato ad esserlo ed era così arrabbiato da distruggere quasi la città. Per questo è stato imprigionato dai maghi e la montagna non era la sua tomba, bensì la prigione dalla quale Adrianna lo ha liberato.

Quando la donna lo scopre afferma «Puoi anche non essere stato l’eroe della storia, ma puoi esserlo adesso» che significa che si può sempre cambiare, si può dare una svolta alla propria vita, fare di meglio.

E il suo cambiamento farà sì che possa allearsi con la Justice Society per sconfiggere l’erede al trono, e quindi il discendente del re tiranno che vorrebbe diventare il sovrano della città e del mondo.

Purtroppo, Kent nel suo guardare al futuro ha visto la morte di qualcuno, una persona a cui tiene e non vuole che accada, così di sacrifica per il bene di tutti concludendo che, grazie a quella decisione, per una volta ha guardato al futuro e non ci ha visto niente.

Mi è piaciuto il parallelo tra Teth Adam che deve accettare il passato, voltare pagina, vivere nel presente, e il dottor Fate che vive e muore nel presente per liberarsi del futuro. È come se il punto di incontro fosse appunto il qui e adesso.

like commento condividi

#adv Black Adam recensione no spoiler

 

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 2 Media: 5]
Marina Galatioto

Marina Galatioto

Marina Galatioto, autrice di molti romanzi pubblicati in self-publishing e con case editrici (che trovi su Amazon, anche in KU).
Blogger e social media manager ama scrivere e vedere sempre il lato positivo delle cose (il classico bicchiere mezzo pieno!)
Inguaribile ottimista, amante dei gatti e della lettura.

Articoli raccomandati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *