Cambio merce in negozio: regole e diritti

Cambio merce in negozio: regole e diritti

È possibile richiedere un cambio merce in negozio? E il negozio ha l’obbligo di accettare il resto? Ecco come funziona.

Andiamo in un negozio e facciamo un acquisto, poi cambiamo idea. Abbiamo il diritto di recesso?

Sono certa che la maggior parte delle persone sia convinta che il reso e il cambio merce ci spettino per legge e rimaniamo stupiti quando vediamo cartelli con scritto: “la merce non si cambia”.

Cambio merce in negozio è tuo diritto?

Come prima cosa devi sapere che la legge non prevede il diritto di cambio merce o di recesso perché nei negozi fisici la persona acquistando stipula un contratto che ha “forza di legge tra le parti”.

Cosa significa?

Che non esiste una legge che da diritto al cambio merce se le motivazioni che spingono il consumatore sono di origine personale.

Se hai sbagliato taglia, se arrivata a casa ti guardi allo specchio e non ti piace come il capo che hai acquistato ti sta addosso, se vuoi cambiare colore o modello.

Se hai fatto un regalo e alla persona non piace, se l’amica del cuore ti dice che non ti sta bene e torni in negozio per un cambio.

Il negozio, per legge non ha nessun obbligo (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo).

Allora perché alcuni negozi lo fanno?

Bisogna distinguere tra due differenti casi.

Nel primo il negozio decide di sua iniziativa e in modo del tutto autonomo, di consentire il cambio merce. Di solito viene fatto per agevolare il cliente, fidelizzarlo, fornire un servizio.

Non è OBBLIGATO e visto che non lo è, quando chiediamo che ci facciano un cambio, meglio essere cortesi e chiedere “per favore”, avremo più opportunità che ci accontentino. E presentiamoci con lo scontrino.

In ogni caso, puoi chiedere un cambio, oppure un reso, se il negozio lo consente, ma non puoi chiedere indietro i soldi. Al limite il negoziante può farti un buono per un acquisto futuro.

Inoltre, il negozio che permette il cambio, di solito pone delle condizioni, per esempio un termine di tempo (entro quindici giorni) oppure politiche in relazione ai saldi (non si cambiano i saldi, o non si cambiano durante il fine settimana).

Quanto tempo si ha per cambiare la merce in negozio?

Di regola una settimana oppure quindici giorni, a meno che il venditore non dia differenti indicazioni. Sempre e comunque DEVI mostrare lo scontrino.

Quando il negoziante è obbligato al cambio merce

Il codice del consumatore stabilisce che la sostituzione (o riparazione) della merce sia d’obbligo in caso sia difettosa (rovinata, bucata, strappata, sbiadita, macchiata) oppure malfunzionante.

Deve però essere un difetto o malfunzionamento che sussiste già al momento dell’acquisto. Se il danno è causato da te non potrai chiedere alcuna sostituzione gratuita.

cambio merce e reso online

Negozi e-commerce, acquisti online

Qui la politica di reso è differente. Il consumatore acquista a distanza, cioè sulla fiducia, basandosi sulle parole del venditore e su fotografie e descrizioni.

Negli acquisti online il consumatore ha 14 giorni di tempo per poter recedere. Significa che entro quatttordici giorni può esercitare il diritto di recesso e ottenere indietro i soldi.

Leggi anche Cos’è un outlet.

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Marina Galatioto

Marina Galatioto

Marina Galatioto, autrice di molti romanzi pubblicati in self-publishing e con case editrici (che trovi su Amazon, anche in KU).
Blogger e social media manager ama scrivere e vedere sempre il lato positivo delle cose (il classico bicchiere mezzo pieno!)
Inguaribile ottimista, amante dei gatti e della lettura.

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