Ne hai sentito parlare, ma non sai bene di cosa si tratta? In questo articolo troverai tutto ciò che c’è da sapere sul macramè.
Iniziamo dalle basi, perché come dico sempre, è importante capire fin dal principio.
Cos’è il macramè
Quando parliamo di macramè intendiamo una sorta di merletto (o pizzo) realizzato intrecciando e annodando fili sena l’utilizzo di aghi o uncini.
Si tratta di un’antica tecnica marinara che non richiede particolari abilità e in cui si utilizza della corda.
A seconda dello spessore della stessa si ottengono prodotti destinati ad utilizzi diversi: portavasi, abiti, oggetti decorativi da appendere.
Origine del macramè
Questo termine deriva dall’arabo “mahramatun” che significa fazzoletto e anche da “migramah” che vuol dire frangia per guarnire. Da questi termini derivano il turco-ottomano mahrama e makrama che significano asciugamano e fazzoletto per il capo.
Dai paesi arabi la tecnica del macramè si diffuse nell’area del Mediterraneo. In Italia si diffuse nel XVI-XVII secolo soprattutto nei monasteri e conventi. Ad iniziare ad utilizzarlo per abbellire e ornare asciugamani, lenzuola, eccetera, furono le donne liguri (nell’antico genovese difatti asciugamano si diceva macramè).
Come si fa il macramè
Come ti dicevo si utilizza della corda e poi la si intreccia e si fanno nodi per dare una forma alla lavorazione. Un esempio lo vedi nella foto sotto.
Nodi del macramè
Ci sono diversi nodi che si possono fare per intrecciare e fissare i fili tra loro.
Il basilare è il NODO SEMPLICE, o singolo, nel quale si annodano due fili e si bloccano creando il “collo” dal quale far passare l’altro filo. Poi tirando entrambi i fili si ottiene il nodo. Più difficile a dirsi che a farsi.
Poi ci sono il nodo piano, che ha diverse varianti, il doppio mezzo nodo, eccetera.
Altri nodi sono:
- nodo cordoncino
- nodo allodola
- nodo Giuseppina
- nodo Pipa
- nodo Testa di Turco.
E anche le noccioline e il punto festone.
Ai quali si aggiungono dei motivi chiamati: Nexma, Warda e Jasmine.
Ma si può dire che tutto ciò che crei con questa tecnica sia frutto soltanto di corda e nodi.
Che materiale è il macramè?
Oggi per fare il macramè si utilizzano lana, canapa, fibra sintetica, ma anche cotone o iuta. Per realizzare gli oggetti più comuni come decorazioni murali, borse, tende e simili, si usa una corda di 3 mm di dimensione.
Come iniziare a fare macramè
L’ideale è poter utilizzare un piano rigido sul quale disporre il lavoro. Deve essere comodo e consentire il movimento, oltre che di dimensioni non troppo ridotte (ma questo dipende molto dalla grandezza della realizzazione).
Ci sono molti tutorial su Youtube e puoi acquistare libri che parlano di questa tecnica, con immagini per imparare come fare i nodi e idee di progetti.
Che cosa si può realizzare con la tecnica del macramè
Se la tecnica ti appassiona, e credimi, creare non solo ti dà modo di realizzare decorazioni, abiti e tanto altro, ma rilassa anche, puoi fare:
- tovagliette
- centrotavola
- sottobicchieri
- coprivasi
- borsette
- collane
- orecchini
- porta oggetti
- tende
- centrini e non solo.
Se vuoi che la tu creazione poi sia rigida devi trattarla con dello smalto trasparente o colla vinilica.
Dove si compra il macramé
Come ti dicevo non servono attrezzi particolari a parte una forbice e un pettine che sicuramente hai in casa, potresti utilizzare un ago o un uncinetto, ma solo per districare i fili.
Esistono, oltre alla misura che li differenzia, tre tipi di corda:
- quella ritorta,
- quella intrecciata
- quella pettinata o deforme.
Quale utilizzare dipende dal progetto che devi realizzare, ma anche dal tuo gusto personale.
Puoi acquistare corda nei colori neutri oppure colorata per dar vita ad accessori da indossare o decorazioni per la casa in linea con l’arredamento o la tappezzeria.
Il macramè è un’arte con cui si realizzano bellissimi oggetti unici. Se ami il fai da te, ti piace impiegare il tempo in qualcosa di costruttivo e perché no, vuoi anche guadagnarci, puoi iniziare a realizzare oggetti da vendere poi su piattaforme come Etsy.
È una tecnica che non richiede spazi molto grandi e puoi svolgere i lavori stando comodamente a casa, sul tavolo della cucina, o del salotto, persino mentre guardi un film (dopo che avrai fatto pratica! altrimenti verrai distratta e potresti sbagliare.)
Schemi per il macramè
Ebbene ce ne sono moltissimi, come ti dicevo li puoi trovare nei libri che puoi acquistare, ma anche in internet. È sufficiente navigare un po’ in rete per trovarne, anche gratuitamente. Così potrai realizzare tantissimi oggetti per te o da regalare, e anche da vendere una volta che avrai imparato.
Su Facebook trovi gruppi e pagine dedicate a questo argomento dove conoscere persone che condividono la passione del macramè. È anche un modo per socializzare, se ne senti il bisogno, oltre che per scambiarsi informazioni, idee, chiedere consigli e/o suggerimenti.
Perché dedicarsi al macramè
Oltre a realizzare cosine carine impieghi il tempo in modo costruttivo. Inoltre, come dicevo, è uno di quei lavoretti che puoi fare a casa senza dover investire grandi capitali (devi solo comprare la corda) in tutta comodità.
Impegnarsi in qualcosa, vedere i risultati, può anche aiutare a superare momenti difficili di solitudine o in cui ci si sente particolarmente abbattute. Insomma, un po’ come la lettura che è un antistress naturale.
Ovviamente non devi prendertela se non riesci al primo tentativo e devi rifare tutto, o quasi. Fa parte del gioco dover superare qualche piccola difficoltà, poi però vuoi mettere la soddisfazione?
Quindi non mi resta che augurarti buon lavoro.
#adv
Mi è sempre piaciuto molto, ma ho sempre pensato fosse complicato. magari ci provo, mi piacerebbe realizzare dei decori per i muri del mio appartamento.