Cosa vuol dire D.O.P? E I.G.P? guida agli acronimi in tavola

Cosa vuol dire D.O.P? E I.G.P? guida agli acronimi in tavola

Sai cosa significano gli acronimi che appaiono su molti prodotti che portiamo in tavola? Cosa vuol dire DOP? Cosa vuol dire IGP? Eccoli spiegati brevemente.

Innanzitutto Acronimo è una parola formata dalle iniziali di altre, quindi ogni lettera è l’iniziale di una parola.

Cosa vuol dire D.O.P

“D.O.P.” è l’abbreviazione di “Denominazione di Origine Protetta”. Si tratta di un marchio di qualità che viene assegnato a determinati prodotti alimentari tradizionali che sono strettamente legati a una specifica area geografica e che sono prodotti, trasformati e preparati secondo metodi tradizionali e specifiche regolamentate.

La Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) è un sistema di tutela e valorizzazione dell’origine geografica dei prodotti alimentari, in particolare tipici e tradizionali, che garantisce che il prodotto sia originario da una specifica area geografica e che il suo metodo di produzione segua tradizioni consolidate e rigide regole di qualità.

I prodotti con denominazione di origine protetta devono soddisfare specifici requisiti e regolamenti stabiliti dalla legge e dalle autorità competenti. Questi requisiti riguardano l’area geografica di produzione, le varietà di ingredienti utilizzati, le tecniche di produzione e i processi di lavorazione.

Ad esempio, il Parmigiano Reggiano, un formaggio italiano, è un prodotto con denominazione di origine protetta. Per poter essere chiamato Parmigiano Reggiano, deve essere prodotto esclusivamente nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova, seguendo precise regole di produzione e utilizzando solo ingredienti specifici.

Il marchio D.O.P. è un riconoscimento importante che protegge la tipicità e l’autenticità dei prodotti tradizionali e offre garanzie ai consumatori sulla loro origine e qualità.

DOP è un marchio di qualità. Sapevi che il Gorgonzola è DOP? Scoprilo qui.

Cosa vuol dire D.O.P? E I.G.P? guida agli acronimi in tavola

Cosa vuol dire D.O.C.?

“D.O.C.” è l’abbreviazione di “Denominazione di Origine Controllata”, un marchio di qualità che viene assegnato a determinati prodotti alimentari, in particolare vini, che sono prodotti in una specifica area geografica secondo determinati metodi tradizionali e regolamenti.

La Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) è un sistema di tutela e riconoscimento dell’origine geografica dei prodotti alimentari, principalmente vini, in diversi paesi, come ad esempio l’Italia e la Francia. Essa garantisce che il prodotto provenga da una specifica area geografica, che sia stato prodotto utilizzando specifiche varietà di uve e che abbia seguito metodi di coltivazione e di produzione tradizionali stabiliti nel disciplinare di produzione della denominazione.

I prodotti con denominazione di origine controllata devono rispettare rigorosi criteri di qualità e tracciabilità, e la designazione D.O.C. viene assegnata solo dopo un processo di valutazione e controllo delle autorità competenti.

Cosa vuol dire D.O.P? E I.G.P? guida agli acronimi in tavola

Cosa vuol dire I.G.P

“I.G.P.” è l’abbreviazione di “Indicazione Geografica Protetta”. Si tratta di un marchio di qualità che viene assegnato a determinati prodotti alimentari tradizionali che sono strettamente legati a una specifica area geografica e che sono prodotti, trasformati e preparati secondo determinati standard e specifiche tradizionali.

L’indicazione geografica protetta (IGP) fornisce una protezione legale all’origine geografica di un prodotto e garantisce che almeno una delle fasi di produzione, trasformazione o preparazione del prodotto avvenga nell’area geografica specificata. Questo marchio è utilizzato per preservare e valorizzare la tipicità dei prodotti tradizionali, promuovere lo sviluppo economico delle aree di produzione e tutelare i consumatori.

Un esempio famoso di prodotto con l’indicazione geografica protetta (IGP) è il Prosciutto di Parma, che deve essere prodotto nelle zone specifiche della provincia di Parma in Italia, secondo metodi tradizionali.

L’IGP è uno dei tre regimi di protezione europea per i prodotti alimentari, insieme alla Denominazione di Origine Protetta (DOP) e alla Specialità Tradizionale Garantita (STG). Ogni regime ha specifiche regole e requisiti che devono essere rispettati per ottenere la designazione e garantire la qualità e l’autenticità del prodotto.

Cosa vuol dire D.O.P? E I.G.P? guida agli acronimi in tavola

Cosa vuol dire S.T.G.

L’acronimo “S.T.G.” nel contesto alimentare può riferirsi a “Specialità Tradizionale Garantita“. Si tratta di una denominazione di origine che viene utilizzata nell’Unione Europea per identificare prodotti alimentari tradizionali di alta qualità che sono legati a una specifica regione geografica e sono prodotti seguendo metodi tradizionali.

La designazione di “Specialità Tradizionale Garantita” è un riconoscimento ufficiale dell’Unione Europea che conferma la particolarità e la tradizione di un prodotto alimentare. I prodotti che ottengono questa designazione devono seguire rigorose regole e norme specifiche durante la produzione, al fine di preservarne le caratteristiche tradizionali e garantire una qualità costante.

L’etichetta “S.T.G.” fornisce una protezione legale al prodotto e ai produttori, impedendo l’uso improprio del nome e assicurando che solo i prodotti che rispettano i requisiti specifici possano utilizzare tale designazione.

Qual è la differenza tra S.T.G. e Pat?

Mentre la sigla S.T.G. è un marchio europeo il Pat è nazionale. Si riferisce a prodotti tipici italiani, ricette, o modi di preparare un prodotto che abbiano almeno 25 anni, cioè deve essere fatto o cucinato in quel modo da più di un quqarto di secolo per essere tradizionale.

Cosa vuol dire Bio

Nel contesto del termine “bio” riferito a qualcosa di “biologico”, solitamente si fa riferimento a prodotti o alimenti che sono coltivati o prodotti seguendo metodi che rispettano l’ambiente e il benessere degli animali. Questo termine viene spesso utilizzato per indicare prodotti alimentari biologici o di origine vegetale che sono stati coltivati senza l’uso di pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici o organismi geneticamente modificati.

I prodotti biologici sono coltivati utilizzando pratiche agricole sostenibili che favoriscono la salute del suolo, la biodiversità e la conservazione delle risorse naturali. Gli animali che forniscono prodotti biologici, come carne, latte o uova, sono nutriti con alimenti biologici e allevati in condizioni che rispettano il loro benessere.

L’etichetta “biologico” può variare da paese a paese in termini di normative specifiche e certificazioni richieste. In generale, i prodotti biologici sono prodotti in modo da minimizzare l’impatto ambientale e promuovere la salute degli esseri umani e degli ecosistemi naturali.

Leggi anche l’articolo sulla cipolla.

like commenta condividi

cosa vuol dire dop

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 3 Media: 5]
Marina Galatioto

Marina Galatioto

Marina Galatioto, autrice di molti romanzi pubblicati in self-publishing e con case editrici (che trovi su Amazon, anche in KU).
Blogger e social media manager ama scrivere e vedere sempre il lato positivo delle cose (il classico bicchiere mezzo pieno!)
Inguaribile ottimista, amante dei gatti e della lettura.

Articoli raccomandati

8 Comments

  1. Rita

    Gran bell’articolo ricco di ottime informazioni… ottima lettura 🙂

  2. Cristina Giordano
    Cristina Giordano

    Ciao non conoscevo la differenza tra queste sigle, meglio conoscerle per scegliere meglio

    1. Marina Galatioto

      Ciao Cristina, hai ragione e poi le eccellenze italiane sono tantissime.

  3. Sara Bontempi
    Sara Bontempi

    Questi sono articoli interessanti, non tutti conoscono i vari acronimi utilizzati per la cucina

    1. Marina Galatioto

      Ciao Sara, grazie e buona giornata.

  4. Giusy Loporcaro
    Giusy Loporcaro

    Molto interessante questo articolo e ben spiegati gli acronimi in questione.
    Li conoscevo tutti e con orgoglio posso vantarmi del pane D.o.p. del mio paese Altamura!

    1. Marina Galatioto

      Complimenti Giusy! Adoro il pane di Altamura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *